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L’edilizia sostenibile è una necessità per 8 persone su 10

L’edilizia sostenibile è una necessità per 8 persone su 10

02/02/2024

Dall’indagine richiesta da Green Building Italia, emerge che nel nostro paese la maggioranza dei proprietari di immobili, provvederanno ad adeguarsi alla Normativa UE relativo all’adeguamento del risparmio energetico entro il 2035.

Il 78% dei proprietari di immobili nel nostro paese, affermano che la sostenibilità ambientale deve essere applicato anche al settore edile.

È il dato più evidente dell’indagine “Edifici sostenibili: la percezione degli italiani” presentata a dicembre da Green Building Italia, ed eseguita da Eumetra.

Malgrado, la maggioranza degli immobili nel nostro paese non sia conforme alle attuali leggi, per quasi tutti gli 801 proprietari di immobili intervistati, la loro prima casa è completamente (23% delle risposte) o parzialmente (52% delle risposte) adeguata in base alle norme relative alla sostenibilità e all’efficientamento energetico.

Ciò nonostante, il 66% delle persone interpellate, afferma essere necessario l’esecuzione di lavori presso il proprio immobile in materiale di efficientamento energetico, o in dettaglio, isolamento termico con cappotto, infissi, sistemi di riscaldamento, installazione di pannelli fotovoltaici.

Un risultato che corre parallelo con la situazione attuale delle prime case di proprietà di privati nel nostro paese, che evidenzia l’attuale necessità di lavori di efficientamento energetico per due case su tre.  

Quali le priorità da implementare

Se attentamente valutati i lavori di ristrutturazione vengono già effettuati dai proprietari di immobili, come ad esempio, l’installazione di infissi e/o serramenti di materiale isolante (38% delle risposte), di caldaie più performanti (37% delle risposte) sono tra le migliorie più adottate, allo stesso tempo il 23% ha comunque optato per pompe di calore per riscaldare. Lo studio evidenzia anche che i proprietari di case singole e/o indipendenti hanno già provveduto ad effettuare i lavori, in modo particolare nelle zone del Nord Italia, nonché nei piccoli centri abitati.

Nel totale delle opere già eseguite, la maggioranza dei proprietari interpellati, sono consapevoli di dover effettuare ulteriori lavori per migliorare la propria casa. L’installazione di apparati solari fotovoltaici è in assoluto la miglioria più desiderata, per il 67% degli interpellati che ha scelto questa opzione alla domanda sottoposta, quale altro lavoro eseguirebbe presso il suo immobile. Superando l’argomento degli interventi edili, i proprietari interrogati considerano l’utilizzo di lampadine a basso consumo (Led- 32% delle risposte), di rubinetti con sensori per ridurre il consumo di acqua (24% delle risposte), indicando questi come lavori aggiuntivi da effettuare per migliorare la sostenibilità dei propri immobili.

Lo studio è ricavato su un campione di 801 casi, di questi il 52% sono uomini e il 48% donne, di cui a sua volta il 93% delle risposte, la casa risulta di proprietà. Il 55% dei partecipanti spiega di vivere presso condomini, il 45% vive invece presso case singole. Le interviste sono state così suddivise in zone geografiche: 28% Nord-Ovest, 19% Nord-Est, 20% Centro, 33% Sud e Isole. Dei partecipanti al sondaggio, il 30% vive in centro, il 27% in periferia, il 43% in zona intermedia.

Le normative Ue: quali le spese per l’efficientamento energetico

Nonostante la metà degli interpellati non si trovi in accordo con la normativa europea per l’adeguamento degli immobili per l’efficientamento energetico da eseguire entro il 2035, il 74% di questi pensa che adeguerà il proprio immobili. A seconda dei proprietari di fascia di età dai 55 anni in su, le fonti di informazioni relative alle normative sugli immobili sono per la maggior parte, tv 48%, quotidiani nazionali 32%, per gli utenti di fascia di età fino ai 34 anni sono i social networks 20% e per il 19% i motori di ricerca.

Relativamente alle spese da effettuare per l’abbassamento del consumo delle abitazioni private, il 31% non crede sosterrà i costi dei lavori, il 40% invece si dichiara pronto a farli. Interessante è invece il 29% che “non sa”.  A differenza del modo in cui viene percepito il ruolo di chi si deve assumere il costo delle migliorie, solamente il 14% crede che le spese siano esclusivamente a carico dei privati. La maggioranza delle persone interpellate 79% pensa che sia necessario un contributo pubblico, il dato viene quindi così suddiviso: il 60% si dichiara pronto a investire con i propri risparmi privati, il 19% si aspetta invece una totale copertura della spesa.